sabato 6 dicembre 2008

Meteo wars

http://www.ilmeteo.it/portale/editoriale-meteo-lobby-ilmeteo-meteo

Questo editoriale ci mette di fronte al primo vero tentativo da parte di un portale di evidenziare che un'altro lavora male. la cosa che mi ha colpito particolamente è la chiarezza con cui si evidenziano errori dell'altro con tanto di violazione del copyright del sito attaccato.
Sinceramente sono abbastanza deluso di questi atteggiamenti con scopi puramente commerciali. in effetti si legge che quelli che hanno puntato su di noi hanno puntato al meglio..... "Noi non possiamo far altro che rimetterci nelle mani degli utenti. Nelle mani dei milioni di utenti che ci seguono, di quelli che seguono per abitudine altri portali meteo e che, purtroppo, spesso si allontanano dal mondo della meteorologia per la sistematicità degli errori rilevati".
io consiglio sempre di non spendere un soldo per previsioni a 5-7 giorni semplicemente perchè....non sono attendibili per una determinata località.

Ieri sono andato al raduno del CML, splendida serata a parlare di meteo, e Neve che era l'argomento principe. UN saluto a tutti quelli conosciuti alla cascina filagni compreso il compaesano della stazione di Palazzolo Fabrizio Bonadei,simpatico tanto il caro amico Mauro che è lanciato per qualsiasi attività nevosa visti gli accumuli recenti. IO mi accontento di tenere compagnia alla Giulia e spero di rivedere la neve in pianura per ora.

venerdì 21 novembre 2008

rieccomi

La stagione atlantica sembra lasciarci definitivamente ma ci ha salutato col botto dell’Uragano Paloma che ha raggiunto la ragguardevole intensità di categoria 4.

Complessivamente, l’uragano che ha colpito Cuba quasi alla sua intensità massima , è classificato come il sesto major hurricane della storia formatosi a novembre, quindi una vera rarità. Se poi guardiamo alle condizioni in cui si è formato, si può vedere che si è formato in un limbo con le sst atlantiche ancora buone (sui 27-28 gradi) e con shear basso in un contesto circostante con shear fortissimo. In effetti il sistema dopo aver investito Cuba si è praticamente disintegrato in 48 ore.


ECCO LA SUA STORIA...(da unisys weather)



http://weather.unisys.com/hurricane/atlantic/2008/PALOMA/track.dat

Da noi sembra che la fase perdurante di forte anomalia calda stia passando il testimone ad una fase fredda in arrivo. Diciamo che il freddo in grande stile potrebbe partire dal prossimo weekend dopo una fase iniziale di Fohn, giusto per ripulire l’aria. Vedremo se ci saranno i presupposti per nevicate novembrine in pianura…..


A Brescia nel frattempo è cambiata l’aria, cosi per dire. Il progetto nato come Meteopassione è divenuto in sostanza l’unica e forte realtà bresciana dopo la chiusura del portale Meteobrescianetwork. Devo ammettere che questa nuova realtà, frutto del lavoro di molti meteoappassionati, sembra essere estremamente efficace per contenuti ed analisi. La mappa realtime della provincia fa dispetto quasi a qualche portale “regionale” Italiano(non il CML ovviamente).

Gli appassionati sono tanti e sinceramente sono felice di fare parte di questo gruppo che gode e soffre per le varie evoluzioni del tempo. Purtroppo non ho mai tempo di partecipare ai vari ritrovi per questioni familiari ma spero a breve di ritagliarmi uno scampolo di tempo per rivedere tutti gli amici che non vedo oramai da un anno.

X gli interessati: quando vi vedrò vi farò vedere una cosa da spanciarsi dalle risate. Un regalo che i miei amici di sempre mi hanno fatto in onore del mio 40esimo compleanno, regalo inerente alla meteorologia. Vedremo, giusto per farci 2 risate.

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domenica 10 agosto 2008

Stagione uragani in arrivo estremamente attiva????


Le ultime proiezioni dei maggiori centri ci segnalano negli ultimi outlook di Agosto un potenziale utile per la formazione di sistemi tropicali elevatissimo. Questo indice chiamato ACE (Accumulated cyclone energy) misura in sostanza l’energia disponibile buona per lo sviluppo e sostentamento di Uragani.
Qui in parte mostro una grafico preso da wikipedia che indica la media di questo indice negli ultimi anni.



A modificare radicalmente le proiezioni sono tutti i maggiori centri di calcolo a partire dal centro uragani di Miami (NHC) fino al team di Phil Klotzbach e Bill Gray della Colorado University fino al centro inglese TRS (Tropical Storm Risk)
Vi invio ai 3 siti in cui potete leggere le proiezioni che indica una correzione in alto addirittura tale da ipotizzare un potenziale doppio a quello previsto qualche mese fa.





http://www.cpc.ncep.noaa.gov/products/outlooks/hurricane.shtml

http://www.tropicalstormrisk.com/

http://typhoon.atmos.colostate.edu/forecasts/2008/aug2008/aug2008.pdf




Quello che è importante sottolineare è che la stagione comincia ad entrare nel vivo infatti il periodo di maggior attività parte da Agosto e finisce pressappoco a Ottobre come mostra questo grafico preso da wunderground.


Non ci resta che aspettare per vedere se effettivamente potremo contare quasi 20 depressioni tropicali più o meno intense.

sabato 21 giugno 2008

Le sensazioni di un’estate che arriva….

Questa mia esternazione sarà tipica da blog, ossia tipica da chi racconta i propri momenti accostati alla propria passione, in questo caso meteorologica.
Innanzi tutto si volta pagina,si è passati da una fase fredda estremamente anomala ad una fase in cui la tendenza è per una staffetta di alte pressioni, una specie di scambio ripetuto fra alta subtropicale africana e alta subtropicale azzorriana.
La tendenza, contrariamente a quello che si può pensare, è tipica delle nostre ultime estati ossia fascia subtropicale alta e alta delle Azzorre che quando entra riesce a coprire con geopotenziali elevati anche la Francia settentrionale. Le depressioni, prima presenti sul centro nord Europa sembrano prendere piedi nella zona dell’Islanda andando in sostanza a creare i presupposti per un clima tipico estivo di questi ultimi anni.
Quello che non torna è a mio parere che il nord Europa è un pochetto più freddo rispetto agli ultimi anni e in effetti non si nota un’irruzione estiva classica da global warming, di quelle che ci ha fatto tremare negli ultimi anni ma una fase in cui l’Estate entra con decisione con configurazioni standard degli ultimi anni con Europa settentrionale + fredda.
Questo cosa potrebbe significare???
A mio parere potrebbe indicare che l’Estate che avremo di fronte potrebbe essere calda, molto calda quando la staffetta viene presa dall’alta africana, meno calda quando entra l’alta delle Azzorre. I trapassi delle due figure sono caratterizzati da forti infiltrazioni di aria da nord che abbiamo detto essere ancora fredda sul nord Europa.
Parlare di Estate old style ha senso quando i geopotenziali in quota sono di un certo tipo invece notiamo che la pressione e soprattutto la temperatura in quota è sempre molto elevata nei periodi estivi in questi ultimi anni, oltretutto nell’inverno e primavera 2007 ci sono state forti avvezioni calde in quota estremamente anomale.
Quindi la mia sensazione è che l’estate classica di 20 anni fa è un evento oramai superato. I motivi non si sanno o per meglio dire ci sono varie teorie.
La situazione però di forti contrasti mette le premesse anche per possibili forti ondate di maltempo con aria fredda a gettarsi in una bacinella bollente come il mediterraneo.
Il nord Europa comincerà nuovamente a raffreddarsi ad Agosto quindi a mio parere ci potrebbero essere i presupposti per una buona estate con parentesi anche molto perturbate ma a rischio dalla metà,ultima decade di Agosto in poi quando alcuni indici, in concomitanza con l’aumento fisiologico del vigore del jet stream polare potrebbe portare a condizioni instabili.
Tutto rimane nel campo dei se…. perché nessuno è in grado di prevedere il tempo a distanza di mesi però quello che tengo a dire è che dopo una fase anormalmente fredda e perturbata, il tempo sembra essersi rimesso a posto come se nulla fosse, con i vecchi standard barici e spostamenti tipicamente estivi degli ultimi anni.
Quest’anno per fortuna non avremo lo spettro della siccità ma altre questioni purtroppo saranno causa di problemi e causeranno le oramai classiche speculazioni, tali da portare aumenti dei prezzi di prodotti agricoli. Grandina = aumento dei prezzi….ha piovuto troppo = aumento dei prezzi….troppo caldo = aumento dei prezzi.
Io mi chiedo cosa succederebbe se ci fosse la ripetizione dell’evento invernale del 1956 oppure se si ripresentasse l’estate del 2003 al di là dei disagi fisici ovvi.
La cosa curiosa è che la meteorologia è sempre vista con grande attenzione da tutti ma non esiste purtroppo un’organizzazione tale da portare ad una prevenzione adeguata in alcune zone dell’Italia.
Per cui esiste sempre l’eterna diatriba fra il Meteorologo visto come una specie di chiromante e la scienza applicata che migliora notevolmente anno dopo anno.
Bisognerebbe avere la consapevolezza e l’istruzione tale da portare la gente a capire cosa è una previsione meteorologica e soprattutto gli enti preposti dovrebbero migliorare l’aspetto della prevenzione che è un bene rivolto a tutta la popolazione.

martedì 10 giugno 2008

Estate si estate no....

Il tormentone per eccellenza meteorologico riguarda il tempo che ci aspetta in estate. La richiesta di sapere con mesi di anticipo il clima che ci potrà essere nel tanto sospirato periodo delle ferie.
La scienza si sposta in questo ambito attraverso le previsioni stagionali che sono il meglio che un meteorologo può leggere a riguardo. Sono basate sulle anomalie termiche del globo e degli Oceani e tengono conto anche di alcuni indici meteorologici periodici.
La realtà invece ci dice che l’attendibilità di una previsione stagionale che , come vedremo, è piuttosto approssimativa per l’uso che ci viene richiesto dalla massa, è abbastanza mediocre nei risultati già a distanza di un mese.
La previsione stagionale ci indica le probabilità che in zone d’Europa il clima sia + caldo della norma e le probabilità che sia più o meno piovoso della norma.
Cosa fondamentale, la norma è riferita al periodo 1961-1990 periodo quasi completamente antecedente al fenomeno del riscaldamento globale.
Già in partenza abbiamo quindi la certezza che i parametri di riferimento non corrispondono al clima che oramai da + di 15 anni ci abbraccia, quindi la media di per sé è un esercizio piuttosto approssimativo. Dire che luglio sarà per 70% di probabilità caldo cosa ci indica in realtà???? Che farà caldo, ma quanto caldo??? Ma sarà umido o secco, perché comunque avere 2 gradi sopra la media secchi non corrispondono nelle intenzioni delle masse ad un clima insopportabile.
La realtà ci indica che le nostre Estati oramai da molti anni quasi mai finiscono sotto la media termicamente, quindi la previsione, abbastanza approssimativa ci da una linea di tendenza che comunque non corrisponde alle esigenze della gente. Dire che luglio sarà + caldo del normale non ci indica per esempio che dal 10 al 20 del mese il tempo a Rimini sarà caldo perché nulla ci vieta di ipotizzare che in quei 10 giorni ci possano essere giornate di maltempo.
Anche l’ipotesi precipitativa è piuttosto approssimativa e non corrisponde alle richieste di tutti. Mese piovoso non ci indica per esempio che a Grosseto dal 5 al 10 del mese piova necessariamente.
Quindi in ogni caso la previsione, che già di suo è di mediocre attendibilità, anche se azzeccata potrebbe essere falsata dai microclimi della nostra Italia che subisce gli effetti di catene montuose e mari circostanti.

Il mio metro di giudizio per verificare una stagione nostra è invece paragonato come riferimento alla stagione tropicale in Atlantico. Le oscillazioni della circolazione atmosferica in Atlantico sono determinanti per capire quale circolazione è destinata ad entrare in Europa. Poi bisogna considerare pure la presenza sempre + a nord delle alte pressioni subtropicali anche se quest’anno l’impressione è di un decorso primavera-estate da vecchi tempi quindi senza al momento troppa invadenza dell’alta pressione africana. Inoltre l’alta delle Azzorre al momento sembra snobbare il Mediterraneo.
La previsione stagionale sugli Uragani è al momento per forte iperattività. Nelle ultime 2 annate i centri previsionali hanno sbagliato proiezione, soprattutto nel 2006. Nel 2007 gli outlook partiti per stagione intensa hanno virato poi per stagione di normale intensità e cosi è stato. Quest’anno partiti in sordina stanno via via alzando il tiro tutti verso stagione intensa a differenza della previsione del TSR, centro Inglese sugli studi dei fenomeni tropicali nel globo che corregge un poco in difetto confermando comunque una stagione intensa in arrivo. Se cosi fosse, il mio paragone va alle annate di buona attività in atlantico con rimbalzo del clima in Europa con situazione tendenzialmente da passaggio a segno positivo nelle acque tropicali in Pacifico. Riferimento a mio parere da trovare dall’88 in poi.
La mia personale impressione a sensazione invece è di una buona estate intervallata da peggioramenti anche intensi con caldo forte in arrivo per i periodi canonici + caldi.
Come sempre prenderemo quel che la natura ci darà, al momento possiamo prevedere bene il tempo della giornata seguente, quello che sarà a fine luglio per esempio rimane una speranza da coltivare nel tempo fino all’arrivo delle giornate attese.

domenica 25 maggio 2008

Global Warming uguale a più Uragani???? mah.....

Uno dei cavalli di battaglia da sempre dei convinti serristi, ossia sostenitori del Global Warming causato dalle attività umane, è che fra i disagi causati dal clima nel futuro, ci saranno uragani sempre più intensi e numerosi. Addirittura alcuni si sono spinti oltre ipotizzando scenari da zone tropicali anche nel Mediterraneo.
La realtà invece è molto complessa.
Innanzitutto bisogna chiarire una cosa: il Global Warming esiste è non è un’entità astratta. E’ certificato da dati, confermato dai maggiori enti meteorologici e dall’organizzazione meteorologica mondiale, però nessuno può sapere quale clima ci potrà essere nel 2050. A quella data ci si spinge grazie all’aiuto di modelli matematici meteorologici che delineano uno scenario possibile nel futuro.
Io sono da sempre dell’idea che prevedere il clima che ci potrà essere fra qualche anno è un esercizio puramente utopistico e poco realistico. Lo paragono al proverbio dei datteri (chi pianta datteri non raccoglie datteri). Appunto perché solo nel 2050 si saprà se la verità sta da una parte oppure dall’altra.
La realtà che viene percorsa dall’ente nato per gli studi sul clima chiamato IPCC (…..) è che il riscaldamento globale sarà un trend dei prossimi anni e che quindi la temperatura media globale è destinata ad aumentare gradualmente. Alcune proiezioni ci danno un clima leggermente più caldo, altre molto più caldo. Secondo una curva ipotetica, nel 2050 le estati in Italia potrebbero essere simili a quella avvenuta nel 2003, che quindi diverrebbero “normali” con possibili Estati anche più calde.

Se guardiamo al nostro orticello Bresciano ci accorgiamo che l’Aprile appena passato, secondo le stazioni di Roncadelle (dati di Stefano Masneri) e Ghedi (dati raccolti da Oscar Belleri) gruppo di meteoappassionati bresciani , terribilmente freddo e perturbato sulla nostra pelle, è stato in realtà appena sopra la norma con le temperature(media mensile 11,9).
I dati ci indicano che Roncadelle ha avuto questi dati riguardo ad Aprile:
Media temperature mensile +13,2 precipitazioni mensili 123,2mm
Per Ghedi invece ci sono questi dati:
Media temperature mensile +12,6 precipitazioni mensili 135,6

Quindi ci siamo in un certo senso abituati ad un clima caldo e poco perturbato e basta un mese per rendere il tutto ipoteticamente anomalo ossia che Aprile è stato molto piovoso, più della norma ma in sostanza positivo con le temperature, il tutto con un clima prettamente atlantico.
Se guardiamo a livello globale, ci accorgiamo dall’ultimo report del NOAA che Aprile è stato tutt’altro che freddo….
Land
Ocean
Land and Ocean


+0.81°C (+1.46°F)
+0.33°C (+0.59°F)
+0.51°C (+0.92°F)


9th warmest
8th warmest
7th warmest


2000 (+1.66°C/2.99°F)
2004 (+0.53°C/0.95°F)
2007 (+0.84°C/1.51°F)












Quindi dopo l’Aprile apriletto, ogni giorno un goccetto e dopo un inizio dell’anno non particolarmente caldo, sono cominciate le teorie del parziale raffreddamento…….. ma qui non voglio spingermi, preferisco concentrarmi su uno studio applicato alle condizioni del GW.

Più caldo e più Uragani o per meglio dire più sistemi ciclonici tropicali è una regola che non esiste anche se fra caldo e Cicloni esiste un legame forte.
Ci sono alcuni aspetti indispensabili per la formazione e il mantenimento di un sistema tropicale.
La prima regola è che le acque superficiali degli oceani deve essere superiore a 26,5 gradi circa. Quindi in teoria più caldo potrebbe provocare mari ancora più caldi.
La seconda regola è che il sistema ciclonico tropicale, essendo un sistema che basa la sua forza su punti di equilibrio dinamici meteorologici, deve avere il meno possibile condizioni meteorologiche avverse, soprattutto è indispensabile che i venti alle medie e alte quote troposferiche siano di scarsa intensità o meglio assenti e con umidità elevata e non bassa.
La terza regola appartiene alla zona di formazione di un ciclone, che dipende poi anche direttamente alle condizioni 1 e 2.
Uno studio approfondito condotto dall’università di Princeston negli USA ha portato a rielaborare l’atmosfera degli anni prossimi utilizzando le proiezioni dell’IPCC e simulando il tutto con il modello GFDL.
Il modello GFDL (Geophysical Fluid Dinamics Laboratory)o per meglio dire il gruppo di lavoro di Princeston che collabora attivamente con il NOAA per gli studi sulla simulazione atmosferica, rappresenta e sviluppa uno dei migliori modelli matematici meteorologici utilizzati per simulare le condizioni climatiche in aree tropicali e uno dei migliori modelli per proiezioni a breve e medio termine per tracciare la direzione degli Uragani in Atlantico e Pacifico nordorientale e per simulare la loro intensità.
Lo studio è una reale applicazione matematica per ipotizzare quale clima ci potrebbe essere verso la fine di questo secolo e che possibilità ci potranno essere per avere + sistemi ciclonici tropicali nel globo. Il tutto è ovviamente rapportato allo studio dell’IPCC e quindi legato direttamente alla teoria del riscaldamento globale.
Nel momento della tragedia nel Myanmar, il discorso Cicloni è passato prepotentemente alla ribalta anche se purtroppo la tragedia nell’oceano Indiano è legata più all’indifferenza e alla poca coscienza meteorologica di una nazione che non ha effettuato una politica di salvaguardia della popolazione. Il Ciclone in realtà si è dimostrato molto intenso(quasi una 4° categoria di intensità su un massimo di 5, nel momento dell’impatto sulla terraferma) ma sicuramente non fra i più forti ad aver cavalcato l’Oceano Indiano. Non affronto il problema della prevenzione, che magari segnalerò prossimamente affrontando il maggior tentativo eseguito dall’uomo per modificare direttamente gli eventi climatici in aree tropicali, tentativo documentato e quindi reale, non ipotetico o fonte di leggende metropolitane.
Segnalo quindi questo articolo che scrissi tempo fa sul Meteogiornale, sintetica esposizione della ricerca.

http://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=15431

Qui invece i link diretti per visualizzare la ricerca

http://gfdl.noaa.gov/%7Egav/ipcc_viz.html
http://www.noaanews.noaa.gov/stories2007/s2840.htm

Buona lettura :-)

sabato 10 maggio 2008

12 febbraio 2008 ,la laguna veneta comincia a ghiacciare….



Il 12 febbraio 2008, una giornata come tante altre meteorologicamente parlando, avviene una delle più grandi gaffe meteorologiche attraverso il veicolo televisivo.
Carlotta Mantovan esegue una previsione farneticante del clima odierno sul canale meteo sky24.
Dire quello che disse in quei 20 secondi non ha senso.
Bisogna semplicemente guardare e sentire questa perla meteotrash su youtube a questo indirizzo :




http://it.youtube.com/watch?v=a-3J7Pd3sl0

Quello che succede quel giorno ha fatto ridere parecchie persone e sinceramente da quando seguo questioni meteorologiche non ho mai visto una tale gaffe. La cosa buffa però seguita attentamente e con passione meteorologica ha dei risvolti tutt'altro che comici a cui purtroppo non si possono sapere modalità di esecuzione.
Quello che però è certo è che la previsione effettuata che parla ondata di gelo intensa, è tratta da una parte di un articolo pubblicato via web dal Meteogiornale, rivista meteorologica via internet.
L'articolo meticoloso è frutto di un reportage a più puntate che parla della famosa e forse più intensa ondata di gelo che ha investito l'Europa nell'inverno del 1956. qui trovate l'articolo incriminato, parte di un lavoro estremamente dettagliato.

http://www.meteogiornale.it/reportages/read.php?id=3047&chapter=8

Difficile capire come sia nato il tutto, forse nemmeno la signora Mantovan potrebbe darci risposte. Quello che è certo è che parte di un articolo riguardante il 1956 viene usato per delle previsioni del giorno.
Potrebbe essere stata una burla oppure un tentativo di copiatura uscito male, difficile sapere.
Quello che è certo è che la parentesi comica non ha come protagonista un giornalista qualsiasi, che potrebbe anche avere lacune per questo settore, ma avviene nel primo canale meteorologico 24 ore su 24 nato in Italia, ossia dal veicolo che in teoria dovrebbe insegnarci cosa è la meteorologia.
Quindi in realtà la cosa buffa diventa terribilmente deprimente per un amante della meteorologia che trova in uno dei veicoli commerciali più adatti (teoricamente il maggiore) per divulgazioni, la gaffe più grossa, madre di una pura e totale ignoranza meteorologica.
Personalmente ho vissuto entrambe le medaglie della situazione, ho riso parecchio e pensando a noi amanti del settore mi sono pure preoccupato per lo stato evidente di ambasse che la meteorologia ha verso la gente, la quale forse a questo punto predilige le previsioni del montanaro oppure i minuti di incandescenza di un fantoccio che dovrebbe dirci come sarà la prossima estate.

martedì 6 maggio 2008

Catastrofe Nargis




Desidero postare alcune immagini trovate qua e la nel web riguardanti la catastrofe umanitaria in Myanmar.
Dalla prima immagine che posto e dalla seconda si notano le precipitazioni stimate al passaggio del Ciclone e la densità di popolazione della nazione.














Ad un rapido sguardo si può capire l'assoluta scarsa gestione della situazione in una condizione ad estremo rischio che avrebbe preteso un'evaquazione di massa della popolazione nelle zone attraversate dal Ciclone.






Assolutamente indecente che una nazione in queste condizioni, con una catastrofe umanitaria oramai stimata ai livelli massimi mai avuti nella storia di disastri naturali in zone tropicali (sembra possa essere classificata, dati alla mano di ora, al 12° posto di sempre riguardo al tributo di vite umane perse) si prenda invece premura di:

1)mostrare ancora interesse per un referendum nazionale che non verrà posticipato,dopo non avere dimostrato di avere un piano di prevenzione ed evaquazione della polazione lasciata in balia degli eventi
2)stabilire un filo di contatto con le organizzazioni mondiali di aiuti umanitari premettendo che queste dovranno essere organizzate da coloro che non sono stati in grado di organizzare nulla.

giovedì 24 aprile 2008

Strafalcioni meteo tropicali e non

Quante volte abbiamo letto dai quotidiani d'informazione sia cartacei che televisivi le notizie : "Un uragano si è abbattutto sulla bassa Pianura!!" oppure "una vera e propria tromba d'aria si abbatte sulla Lombardia!".
In effetti a volte il sensazionalismo meteorologico viene effettuato per esaltare fenomeni particolarmente intensi che si scatenano su alcune zone, quindi non delle vere e proprie mancanze tecniche ma semplicemente un modo per sottolineare un'evento meteorologico molto intenso.
La realtà tecnica ci porta invece a verificare che gran parte delle affermazioni del genere che leggiamo, sono solo frutto di totale incompetenza meteorologica di alto livello. Se vogliamo proprio fare una sottospecie di paragone, dire che un uragano si è abbattuto per esempio a Milano, è l'equivalente del dire che un giocatore di calcio ha fatto un goal di tacco da 30 metri, nel senso che è un'affermazione impossibile.
Poi c'è la classica affermazione della tromba d'aria messa ogni qual volta che delle forti raffiche di vento hanno creato molti disagi. La tromba d'aria è un fenomeno a se stante, oltretutto facilmente memorizzabile da qualsiasi dispositivo di ripresa o da qualsiasi dispositivo che scatti delle fotografie. E un fenomeno distinto, fisicamente molto visibile per la gran parte delle situazioni (magari di notte non è avvistabile).
Tutti modi per esaltare la meteorologia estrema anche quando non è il caso.
In alcuni casi bisogna mettere il buon senso dell'esternazione, ossia esaltare senza andare tecnicamente nella meteorologia , sottolineare l'evento particolarmente cruento.
In alcuni casi invece si può peccare di vera e propria ignoranza andando a confondere fenomeni locali di moderata intensità con veri e propri eventi che, dove si manifestano, provocano disastri spesso notevoli (non qualche tegola che vola).
Per chiarire meglio il twister o tromba d'aria o tornado è un fenomeno estremo possibile anche in Italia. Il più delle volte ha un raggio di estensione di pochi metri fino ad alcune decine di metri. Solo in alcune zone del mondo sono possibili delle trombe d'aria molto estese, raramente anche di centinaia di metri di diametro. Il fenomeno è perfettamente visibile con cono nuvoloso esteso da nord verso sud fino a toccare il suolo. I twister meno intensi provocano venti nel suo raggio di azione di circa 150-200km orari mentre i più violenti possono dare venti anche oltre i 400km orari sempre nei metri di interessamento. La distruzione causata da una tromba d'aria può essere totale nel suo raggio d'azione e può spostare di parecchi metri anche oggetti pesanti (esempio automobili). La tromba d'aria solitamente ha una fenomenologia molto violenta ma che spesso dura pochissimo tempo, il tempo di passaggio della stessa sul luogo colpito, quindi in alcuni casi pochi secondi sono sufficienti per scoperchiare tetti e capannoni e devastare qualsiasi cosa non sia di muratura da cemento armato.(l'ultimo avvistamento certificato di un certo livello è avvenuto a Guidizzolo in provincia di Mantova nella scorsa Estate).
L'Uragano è invece una cosa completamente differente. Qui bisogna puntualizzare che il termine Uragano non è tecnico ma è il termine che viene usato in una zona della terra per definire una depressione tropicale intensa. Anche qui si può ben capire che esiste una differenza notevole fra l'ipotetico Uragano che colpisce la bassa padana e l'Uragano vero e proprio.
Il sistema tropicale o per meglio dire la depressione tropicale si forma in alcune aree del globo nella fascia tropicale mediamente fra il 10° di longitudine dall'Equatore e il 30° e se si intensificano possono assumere dimensioni ed intensità ragguardevoli. Di solito viaggiano ad una velocità fra i 5 km orari e i 30 km orari e il piú delle volte quando si spostano piú velocemente sono in fase di indebolimento o smembramento. Come dimensioni, queste depressioni solitamente sono ampie centinaia di km, in alcuni casi casi raggiungono il diametro di migliaia di km. Quando sono classificate semplicemente depressioni tropicali hanno venti piuttosto deboli al suo centro di pressione, stimati a non più di 70-80 km orari e solitamente sono accompagnati da piogge molto intense e temporali. I sistemi più intensi, classificati dalla prima alla quinta categoria possono raggiungere,nel caso siano di quinta categoria,venti nei pressi dell'occhio anche superiori ai 250km orari.
Possiamo quindi capire che solitamente il passaggio di un sistema tropicale intenso, può portare nel caso di una spostamento rettilineo a velocità costante, forte maltempo anche per 24 ore consecutive con effetti devastanti nel caso si venga investiti dall'occhio del ciclone.
Un'altra precisazione, il sistema tropicale ha vita solo se si trova sopra mari che hanno una temperatura dell'acqua superficiale di almeno 26 gradi calcolati in almeno 50 metri di profondità altrimenti il sistema è destinato a perdere rapidamente intensità. Inoltre un Ciclone tropicale non può formarsi e svilupparsi sulla terraferma.
Come detto prima, il Nome con cui è definita una depressione tropicale è differente in base alla zona in cui si sviluppa.
Nell' Atlantico settentrionale e nel Pacifico Orientale settentrionale vengono definiti uragani (hurricane).
Nel Pacifico settentrionale Occidentale vengono definiti tifoni (typhoon)
Nelle restanti zona tropicali vengono definiti cicloni (Cyclone)
L'origine dei nome Tifone è presa dai termini cinesi daaih fūng (cantonese) dà fēng (mandarino) che significa "grande vento" . Esiste anche un nome di origine Arabo e Greco.
Uragano deriva dal nome di un dio della tempesta degli Amerindi dei Caraibi, "Huracan", da cui proviene lo spagnolo "huracán".
La parola ciclone viene dal greco "κύκλος", che significa "cerchio".
Tutti nomi per definire quella che è una forse depressione tropicale.
Le informazioni generali tecniche le potete reperire anche tranquillamente sul portale Wikipedia da cui sono tratte le informazioni sull'origine del nomi.
Fatte alcune piccole precisazioni si rende noto quindi che la differenza fra un temporale, una tromba d'aria e un Uragano sono veramente notevoli. Non si possono confondere.
Poi esistono casi eclatanti di testi specifici sui quali è palesemente rilevabile lo strafalcione meteo tropicale.
L'esempio "didattico" viene da questo testo, che oltretutto mi è stato riferito essere un discreto libro riferito a quell'evento".


IL testo si chiama :"il tifone di Galveston" ed è riferito all'evento distruttivo che nell'anno 1900 provocò migliaia di morti nella cittadina di Galveston nel Texas, zona affacciata sul Golfo del Messico. In questo caso:
primo errore: in quella zona della terra il termine per definire una depressione tropicale è Uragano e non Tifone
secondo errore: la foto in copertina mostra una tromba d'aria che non ha quindi nulla a che vedere con l'Uragano che si abbattè su quelle coste.
Comunque è bene precisare che l'arrivo di un Uragano può portare a locali fenomeni estremi ed anche a trombe d'aria anche se il libro nella sua copertina è didattico da strafalcione meteo tropicale.
Quindi è bene usare i nomi giusti al posto giusto se non altro che non creare un briciolo di disinformazione meteo.....

Eccomi!!!!

Un saluto a tutti. Mi chiamo Zanardini Simone, sono prossimo ai 40 anni, sono felicemente sposato e da qualche mese sono padre di una splendida bimba. La mia grande passione è la Meteorologia che coltivo pian piano attraverso letture e studi. Attualmente sono concentrato verso lo studio e l'analisi dei modelli fisico matematici che simulano lo stato dell'atmosfera e a tal merito partecipo via internet attraverso collaborazione con la rivista on-line METEOGIORNALE all'analisi di alcuni fra i modelli globali più importanti. Altre mie collaborazioni attuali sono con il portale meteo bresciano Meteobrescianetwork.
Altra mia passione ed interesse è rivolta presso i fenomeni tropicali meteorologici ossia le depressioni tropicali. Anche qui ho avuto modo di collaborare con il METEOGIORNALE per alcuni articoli riguardo tifoni ed uragani.
Questo blog quindi nasce con lo scopo di divulgare ed approfondire alcune tematiche sempre inerenti alla meteorologia in generale, il tutto sempre in un contesto molto informale ed immediato.
In alcuni casi perlerò di situazioni molto semplici ed elementari mentre in altri casi cercherò nel mio piccolo di spiegare alcune situazioni che si possono creare.
Come tutti i blog anche qui sarà possibile interagire,mandare commenti ecc ecc.
In ogni caso, questo mio spazio del tutto personale, sarà condito pure da esternazioni puramente personali.
A chiunque visiti questo mio spazio non mi resta che augurare una buona lettura.